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Acquario di acqua dolce: guida alla scelta

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Acquario di acqua dolce guida alla scelta

Acquario di acqua dolce: guida alla scelta

I grandi appassionati di pesci e acquari sanno bene quanto il momento dell’acquisto di un acquario sia il più complicato, delicato ma anche curioso ed eccitante. Sebbene si pensi che comprare un acquario di acqua dolce sia solo una scelta estetica e di stile, dietro c’è molto di più. Sono molte e precise le variabili di acquisto, a partire dai pesci che vogliamo prendere. Dalle dimensioni dei pesci, e non solo, ci si può orientare verso una tipologia di acquario e capire se risponde ai nostri standard di budget e di spazio. Ricordiamo, infatti, che l’acquario è a tutti gli effetti anche un elemento di arredo che occupa uno spazio importante nelle case e per questo la sua scelta va misurata anche in base alle proprie disponibilità pratiche.

Come possono i pesci indirizzare la scelta del nostro acquario di acqua dolce? Non soltanto la loro grandezza, ma anche le caratteristiche ambientali e comportamentali influenzano molti aspetti di acquisto dell’acquario, ad esempio per il filtraggio della vasca o per le dimensioni reali e manutenzione.

Tutti gli step per scegliere l’acquario di acqua dolce

Per prima cosa, dunque, e ancora prima di immaginare e fantasticare sul proprio acquario, bisogna decidere quali pesci fare abitarci. Una volta scelti i pesci si possono iniziare a selezionare gli acquari, ma questo è il momento di non badare troppo a spese. Sicuramente è necessario fissare un proprio budget, però è importante capire quanto il risparmio iniziale può poi causare problemi nella manutenzione, ad esempio sui sistemi di filtraggio. Quanto costa un buon acquario di acqua dolce? Per iniziare a orientarci, un acquario completo di tutto, se valutiamo una capacità di 100-120 litri, potrebbe costare dai 300 a 400 euro. Il costo, però, è molto soggettivo anche in base a promozione e rivendita e soprattutto alle dimensioni.

Altro step da valutare riguarda i materiali. Gli acquari di acqua dolce in commercio possono essere di cristallo (e sono i più costosi) ma anche di plexiglass. Anche qui, c’è da valutare che il risparmio iniziale dei materiali può essere poi superato nel tempo con imprevisti molto più frequenti in materiali economici. Rispetto al cristallo, ad esempio, il plexiglass si graffia molto facilmente e tende a ingiallirsi negli anni.

Manutenzione e arredamento degli acquari

Una volta scelto l’acquario di acqua dolce che fa per noi, possiamo dedicarci alla parte più fantasiosa ed estrosa: arredarlo. Per iniziare ad allestire e arredare l’acquario bisogna partire dal fondo. Quando siamo a questa fase abbiamo già scelto i pesci da ospitare, per questo si può passare a scegliere le piante da coltivare. È consigliato fare tutto equilibrato, per cui anche la caratteristica della ghiaia e le sue dimensioni sono da misurare con la grandezza sia dell’acquario che dei pesci. Stesso discorso varrà per l’eventuale sabbia.

La prima cosa da sistemare è proprio la ghiaia, che va posizionato sul fondo per poi introdurre l’acqua. Questo sembra un momento semplice, ma va evitata la creazione di fosse nel fondo. Come fare? Si consiglia di sistemare al centro dell’acquario un secchio, per permette all’acqua di traboccare da esso. Soltanto adesso si sistemano le varie rocce scelte per l’acquario di acqua dolce, con la raccomandazione di non scegliere mai rocce calcaree.

Consigliamo di sistemarle in maniera funzionale, a creare dei nascondigli, sempre visibili all’osservatore esterno.

Negli acquari è possibile ricostruire ambienti ricchi di piante, legni e rocce per accogliere al meglio i pesci e avere anche un elemento di arredamento e design particolare e sempre vivo. Come vanno sistemate le piante, invece? Per iniziare, un’accortezza utile è quella di inserirle nell’acquario dopo ben 24 ore, per far raggiungere all’acquario di acqua dolce la temperatura giusta. Le piante non sono soltanto un elemento decorativo, sono fondamentali nell’acquario anche per l’equilibrio biologico. In che modo contribuiscono? Innanzitutto, le piante in un acquario di acqua dolce ne limita l’inquinamento, nutrendosi delle sostanze nocive per i pesci tra cui i nitrati, inoltre contribuiscono a trasformare l’anidride carbonica in ossigeno, attraverso alla fotosintesi.

La domanda viene spontanea: quando inserire allora i pesci nell’acquario di acqua dolce? Di solito si attendono per l’introduzione dei pesci 3 o 4 settimane; l’inserimento va accompagnato con ceppi batterici, aspettando e controllando che i nitriti siano definitivamente assenti.

Posizione e collocamento dell’acquario

Dopo aver completato l’allestimento dell’acquario, completo di acqua, filtri e rocce, ci auguriamo sia definita la sua posizione all’interno della casa. Spostare un acquario dopo averlo riempito, infatti, diventerebbe molto scomodo e difficoltoso. La posizione per l’acquario, dunque, va scelta prima di sistemarlo definitivamente. La scelta è molto soggettiva, in base alla disposizione della casa e dell’arredamento ma con piccoli accorgimenti:

  • Posizionare l’acquario di acqua dolce il più possibile orizzontalmente e su un piano massiccio e robusto, per evitare che la struttura ceda nel tempo
  • Evitare l’esposizione troppo diretta alla luce del sole, che può indurre alla crescita di alghe e aumentare la temperatura dell’acqua

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